venerdì 20 novembre 2009

il diritto all'istruzione


L'articolo 23 della Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza impegna gli stati a garantire che anche i bambini disabili abbiano accesso all'educazione, alla formazione, alla preparazione al lavoro e alle attività ricreative. Esistono delle agevolazioni per i bambini disabili negli asili nido, nelle scuole materne, elementari, medie, superiori e università.


  • Gli asili nido sono garantiti a tutti i bambini disabili da 0 a 3 anni ed è compito degli enti locali delle unità sanitarie locali rendere un asili nido un ambiente ospitale per il bambino disabile al fine di rendere più veloce l'integrazione e la socializzazione del bambino. Inoltre ogni bambino deve essere affiancato da persone specializzate per ogni loro bisogno.

  • Nelle scuole materne i bambini disabili vengono affiancati da un'insegnante di sostegno e il numero di alunni in una classe con un bambino disabile non può superare i 20 alunni. In ogni classe deve essere presente solo un alunno disabile, tranne nel caso di handicap lievi.

  • Anche nelle scuole elementari i bambini disabili vengono affiancate da un'insegnante di sostegno, ma anche da materiali e attrezzature speciali. Qui, inoltre, viene introdotto il tema della programmazione educativa individualizzata per agevolare il diritto allo studio dei bambini disabili.

  • Nelle scuole medie i ragazzi disabili partecipano a progetti sperimentali insieme ai loro compagni, con il sostegno di un'insegnante. Per quanto riguarda la formazione delle clasi c'è una distinzione tra la prima classe e le classi successive: le prime classi devono essere costituite, di norma, da non più di 25 studenti, mentre le classi successive devono essere costituite da un minimo di 15 alunni. Se così non fosse le classi dovranno essere accorpate.

  • Con la sentenza della Corte Costituzionale viene riconosciuta la possibilità di frequenza di istituti superiori e corsi universitari da parte di ragazzi disabili, con alcune facilitazioni. Anche negli isituti superiori gli studenti disabili devono essere seguiti da un'insegnante di sostegno e le classi, di norma, sono costituite da non meno di 25 alunni. I criteri di valutazione si basano sulla valutazione secondo il piano educativo individuale, piano che può prevedere modifiche parziali dei contenuti dei programmi di alcune materie.

  • Le università, infine, devono garantire ai ragazzi disabili la programmazione di interventi adeguati ai bisogni e alle caratteristiche di ogni singolo studente. Bisogna personalizzare il piano di studi secondo le attitudini e le capacità specifiche. I servizi messi a disposizione degli atenei sono: accompagnamento, assistenza alla persona, interprete della lingua dei segni. accesso ai materiali didattici e trasporto.

La possibilità di partecipazione alle gite scolastiche di un alunno disabile è rimandata alla decisione del collegio docenti. Quest'ultimo deve indicare un accompagnatore e tutte le misure di sostegno necessarie. L'accompagnatore non deve essere necessariamente un insegnante, ma può essere qualunque membro della comunità scolastica, genitori compresi.


L'alunno disabile viene assistito da un'insegnante di sostegno. Questo deve seguire il gruppo di alunni a lui affidato durante tutto il percorso formativo effettuando la programmazione sulla didattica. L'insegnante di sostegno è contitolare della classe: ciò vuol dire che anche l'insegnante di ruolo è responsabile del progetto formativo individuale dell'alunno disabile. E' compito delle università quello di formare i futuri docenti di sostegno per le scuole di ogni grado e ordine. Infatti l'insegnante di sostegno deve possedere specifiche competenze ed essere in possesso di appositi titoli di specializzazione.


1 commento:

  1. Quanto sarebbe bello se tutti questi diritti fossero rispettati davvero..ma così come non se ne importano niente dei grandi, non badano nemmeno a questi fanciulli che avrebbero bisogno di ancora più attenzioni rispetto agli altri. Tempo fa hanno fatto un servizio sulle nuove pensiline degli autobus a Roma che non sono state predisposte nemmeno con la discesa per le carrozzelle...assurdo..

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